Applicazioni nell'aggiornamento professionale

La narrazione svolge un'azione pedagogica e formativa irrinunciabile, ne è prova la presenza di racconti e storie in qualsiasi epoca e cultura. è proprio attraverso storie, racconti, narrazioni che l'essere umano esprime ed interpreta il mondo e la realtà.
In Italia negli ultimi decenni del secolo scorso sono comparse svariate tecniche che utilizzano la narrazione come spinta al cambiamento, alla costruzione della conoscenza ed alla consapevolezza di sé. Tra queste troviamo il metodo autobiografico di Duccio Demetrio ed i Laboratori di Epistemologia Operativa di Donata Fabbri e Alberto Munari. 
Giuseppe Scaratti, nel suo libro a quattro mani con Cesare Kaneklin,  evidenzia il valore della narrazione come strumento indispensabile sia per la costruzione di senso che per promuovere quei processi di cambiamento insiti in ogni percorso formativo.
La narrazione come strumento di formazione presenta stimolanti ed utili risvolti in ogni ambito professionale. La sua rilevanza formativa si colloca nella capacità di far emergere aspetti significativi dell'esperienza di ciascun individuo.
L'utilizzo della narrazione come strumento di formazione permette al discente di partire dalla propria esperienza e di confrontarla con quella altrui.
Comincia sempre più ad affermarsi l’idea che:
  • il soggetto attribuisce senso e significato alla propria esperienza e in questo atto generativo costruisce una realtà e una fenomenologia si dé degli altri e del mondo;
  • una condizione necessaria per promuovere e sollecitare esperienze di apprendimento sta nella possibilità di poter oggettivare, portare alla luce, prendere coscienza dei vincoli ed i condizionamenti di natura soggettiva e socio- culturale entro i quali esercitiamo la nostra libertà di pensiero e d’interpretazione;
  • l’apprendimento, soprattutto in età adulta, si realizza quando l’esperienza (da intendersi non solo come esperienza sensibile, ma anche come esperienza del pensiero) diventa oggetto di conoscenza e riflessione critica;
  • la mente è dotata di una particolare processualità, di competenze cognitive riconducibili ad un pensiero narrativo" (F. Santoianni, M. Striano, Immagini e teorie della mente, 2000)
Il Digital Storytelling, basato appunto sull'approccio narrativo, ha la capazità di evocare situazioni e sentimenti attraverso un processo di identificazione, divenendo in questo modo sia spazio di analisi e riflessione sulle pratiche quotidiane sia strumento di supervisione nei contesti lavorativi.





Digital Storytelling per la formazione professionale


Il riferimento teorico su cui si basa il Digital Storytelling nella formazione/aggiornamento è l'apprendimento esperienziale.




Aree di intervento del Digital Storytelling aziendale (da "Narrare con il Digital Storytelling a scuola e nelle organizzazioni" di C. Petrucco e M. De Rossi 2009) 


Problem posing

Descrivere il problema in termini narrativi  e contestualizzati: ovvero un protagonista che è il fulcro attorno al quale ruota la storia, e che è inserito in un preciso ambiente di lavoro

Ricorso ad una teoria

Riformulare il problema secondo un approccio teorico preciso e documentato fornito da un aiuto esterno (amico, collega, professionisti)

Problem solving

Descrivere la soluzione in termini narrativi e contestuelizzati raccontando l'evoluzione della storia ed evidenziandone sia gli aspetti teorici sia quelli emozionali

Valutazione dell’efficacia

Verificare la comprensione dei contenuti attraverso dei test o dei "percorsi fruizione" vincolati

 


Ecco alcuni esempi di formazione attraverso la narrazione

Come gestire situazioni di mobbing se si è responsabili delle Risorse Umane






Biblioteca digitale 50 Lessons 
Esempio di biblioteca digitale dove si possono trovare lzioni, sotto forma di video-racconti, riferite a una vasta gamma di settori industriali e di funzioni lavorative. Nel catalogo si possono trovare insegnamenti dall'etica alla tecnologia, dalle risorse umane al marketing.
 


1 commento:

  1. Carissima Mannu riguardo all'argomento dell'importanza delle narrazioni nei contesti organizzativi mi permetto di segnalare un contributo di uno studioso autorevole che ai tempi in cui frequentavo la Facoltà di Economia Aziendale a Venezia il mio strano docente F. Isotta ci aveva proposto come pioniere negli studi di organizzazione del lavoro. Si tratta di Weick il quale ha scritto molto su "dare senso" meglio conosciuto con il termine inglese "sense-making.
    Posto qui il link ad un interessante PDF che ne descrive l'importanza all'interno delle organizzazioni.
    www.organizzazioneimpresa.it/index_file/weick.pdf
    Ciao e buon lavoro Madda

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